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18 aprile 2015
Momenti di Musàr
Sabato Parashat Sheminì
“E la chassidà ~ cicogna” (Vaiqrà 11, 19).
Per quale motivo nella Torah la cicogna è chiamata “chassidà ~
pia” (femminile di “chassid ~ pio”)? Spiega Rashì che la ragione
per cui a tale uccello è stato attribuito un nome che richiama
l’attributo della “pietà” sta nel fatto che essa condivide con i
propri simili il cibo.
Viene quindi da chiedersi il motivo per cui la cicogna, uccello
disponibile a spartire il mangiare con i propri simili (e,
quindi, apparentemente “altruista” e “buono”), viene tuttavia
ricompresa dalla Torah tra gli uccelli “impuri”. Il che è ancora
più strano considerato che, secondo il Ramban, la ragione per
cui alcuni volatili (tra cui, appunto, la cicogna) vengono definiti
“impuri” è data proprio dalla loro indole eccessivamente
60 “sanguinaria” e “violenta”.
Secondo il Chidushei HaRim z”l il motivo per cui la cicogna
viene inclusa tra gli animali “impuri” sta nel fatto che essa si
mostra “altruista” e “buona” solamente con i propri simili,
rimanendo del tutto incurante delle necessità alimentari degli
uccelli che non appartengono alla propria specie. Quando
si tratta di garantire i mezzi di sostentamento al proprio
prossimo, infatti, non è consentito distinguere tra colui che è
un nostro “amico” ed uno “straniero”, essendo tenuti, ciascuno
di noi, a contribuire all’alimentazione del nostro fratello ebreo
secondo le proprie possibilità…