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ל’ ניסן תשע”ה
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Momenti di HalakhàPensiamo un istante come reputeremmo una persona alla quale i
ladri hanno svuotato la cassaforte da tutti i suoi diamanti e oggetti
di valore, e che andasse in giro per strada contento per il fatto che
i banditi gli hanno depredato tutta la sua ricchezza ma lasciando
la cassaforte; è chiaro che lo reputeremmo un demente. Ma al
contrario, la persona derubata del suo borsello, ma che i ladri gli
hanno lasciato tutte le sue pietre preziose, sicuramente avrà su
cosa esultare.
“Non dimenticare”, il corpo è la cassaforte dell’anima. Sei milioni di
ebrei furono uccisi dai nazisti. I persecutori eliminarono sì i corpi
dei sei milioni, ma le anime, parte eterna della nostra esistenza,
non riuscirono a toccarle affatto! Le loro anime salirono integre
in Cielo per godere della loro parte speciale vicino ad Hashem e
delle Sue delizie!
(Tratto da Aavti Etchem di Rav Lugassi)
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I ghetti erano pieni di tempi e luoghi di studio e i rabbanim
continuavano a guidare il popolo come hanno sempre fatto. Per יום ראשון
finire portiamo uno dei racconti più significativi:
Poco tempo prima della liberazione di Auschwitz i tedeschi
hanno fatto una selezione molto grande di bambini. Il padre di
uno dei bambini scelti aveva la possibilità di far cambiare il figlio
con un altro bambino. Non sapendo se la cosa fosse permessa
dalla Torà è andato a chiedere a un importantissimo rabbino
quale è la regola ebraica in un caso del genere. Questo rabbino
gli ha risposto che per via di ciò che succede la sua mente non è
in grado di rispondere. Il padre del bambino, che evidentemente
era lui stesso uno studioso di Torà, sapeva che senza un esplicito
permesso la cosa era vietato. Quando ha ricevuto la risposta ha
accettato il decreto e ha pregato il S. che sia questo suo sacrificio
sia accettato da D-o con benevolenza come è stato accettato quello
di Izhak.