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ח’ ניסן תשע”ה
Momenti di Halakhà
Regole sulla “leil haseder” – sera del seder 19
-Anche le donne hanno l’obbligo delle mizwot della sera del
seder. Quindi se non capiscono il testo dell’aggadà è bene che יום שבת
la prendano tradotta o gli si spieghi il significato dell’uscita
dall’Egitto durante la recitazione. Lo stesso vale per tutti i
presenti che non comprendono il significato dell’aggadà.
-Dalla distruzione del Bet Amikdash fu istituito dai Chachamim
che ci siano due pietanze sul tavolo durante leil aseder: 1) La
zampetta d’agnello arrostita in ricordo del korban pesach –
sacrificio pasquale che si cuoceva a fuco vivo. 2) L’uovo sodo in
ricordo del korban chaghigà – sacrificio festivo. -Il padrone di
casa è colui che dovrà sistemare il piatto del seder, ed in questo
ci sono dei significati profondi secondo la cabalà – mistica. (La
collocazione degli elementi del piatto la si veda sulle agadot
illustrate).
-C’è l’uso di mangiare l’uovo sodo durante la lettura dell’aggadà.
E c’è chi usa che solo i primogeniti lo mangino. (Se lo si mangia
dopo l’ammozzì allora non c’è bisogno di benedire “sheakol”,
se invece lo si mangia prima, si reciti la berachà e se ne mangi
meno di 27gr).
-Sia le donne che gli uomini hanno l’obbligo di bere i 4 bicchieri
di vino e mangiare le 4 porzioni di mazot adagiati sul fianco
sinistro in segno di redenzione.
-Se ci si è adagiati sul fianco destro non si è usciti d’obbligo
e si deve mangiare o bere nuovamente. Quindi è bene che il
padrone di casa ricordi ogni volta ai commensali di adagiarsi
sul fianco prima di mangiare le mazot di mizwà e prima di bere
i 4 bicchieri di vino. (Secondo gli ashkenaziti nel caso si abbia
mangiato senza “asebà” esistono delle facilitazioni, quindi
si chieda ad un Rav esperto e timoroso di Hashem. Per l’uso
italiano si chieda al Rav della città).
-E’ bene adagiarsi sul fianco per tutta la durata del seder e
della cena, escluso il momento della Birchat Amazon per non
disonorare Hashem chas veshalom nel benedirLo.
Continua a pag. 22........
Tratto da “Mamar Mordechai” di R.M.Eliau e vigono sia per gli ashkenaziti che per i sefarditi