Page 17 - momentiNissan75
P. 17

27 marzo 2015

                      Momenti di Musàr

             Parashat Tzav

             Un mercante ebreo che si guadagnava da vivere vendendo grappa

             di vino, si trovò una volta, pochi giorni prima di Pesach, a viaggiare

             con una botte piena di liquore diretto verso la Galizia.

             Una volta giunto al confine con la Galizia, tuttavia, fu fermato da

             alcuni ispettori doganali che sequestrarono la botte affermando che,

             secondo la legge dello Stato, non sarebbe stato consentito introdurre

             nel paese grappa di vino senza un’apposita autorizzazione.

             L’ebreo, accortosi dell’atteggiamento ostile degli ispettori doganali

             e considerato che il sequestro gli avrebbe fatto perdere il proprio

             guadagno oltre ai soldi spesi per acquistare la botte di grappa, si

             rivolse al noto Tzaddiq Rabbi Elimelech di Lizhensk in Polonia

             (autore del commentario alla Torah intitolato “No’am Elimelech”),

             piangendo di fronte a lui per la disgrazia in cui era incorso.

             Lo Tzaddiq rincuorò l’ebreo dicendogli così: “Non preoccuparti,

             torna dagli ispettori doganali e dì loro che la botte è piena di semplice

             acqua e non di grappa di vino. Così loro ti lasceranno andare con la

16           tua botte”.
             L’ebreo, forte della sua fiducia nelle parole del Rabbino, tornò

             quindi dagli ispettori dicendo loro che la botte era piena di acqua.

             Gli ispettori aprirono la botte per assaggiare un po’ del liquido in

             essa contenuto appurando che, effettivamente, nella botte vi era

Ve n e rd ì  solo acqua, per la quale, ovviamente, non c’era alcun divieto di

             importazione del territorio della Galizia. La botte venne pertanto

             dissequestrata e restituita al commerciante ebreo. L’ebreo si rallegrò

             per la restituzione della botte piena di grappa, preoccupandosi però

             del fatto che al suo interno c’era solo della semplice acqua: “Che cosa

             ci faccio con una botte piena di acqua?” – si chiese l’ebreo – “Di certo

             non posso venderla e, quindi, non avrò possibilità di guadagnare i

             soldi necessari per i preparativi della festa di Pesach!!”.

             Egli decise quindi di tornare da Rabbi Elimelech, il quale,

             immediatamente, lo tranquillizzò: “Assaggia l’“acqua” contenuta

             nella botte, e vedrai che in realtà non si tratta di acqua bensì di

             ottima e pregiata grappa!!”. L’ebreo assaggiò l’“acqua” e, con grande

             stupore, si accorse che la stessa era tornata ad essere grappa di

             vino...

             L’ebreo tornò in seguito dai propri familiari felice e sereno, e, grazie

             ai guadagni ottenuti con la vendita della grappa, quell’anno poté

             festeggiare un Pesach di vera libertà alla pari di un re che banchetta

             tra ricche pietanze e vino in abbondanza….
   12   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22