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11 marzo 2015

               Momenti di Musàr

MercoledìLa Superbia
       Ascoltare una persona che parla con presunzione come se
       sapesse tutto, è molto fastidioso. Vedere una persona che non
       parla mai, ma gira con l’atteggiamento di una persona che
       sembri che il mondo sia suo, anche è molto fastidioso. Però
       pensare dentro di se di sapere e capire tutto senza atteggiamenti
       esteriori, forse potrebbe andare bene. Alla fine una persona che
       pensa solo, che fastidio da?
       Shlomo Amelech ci insegna:
       “‫”תועבת ה׳ כל גבה לב‬: “è disprezzata da Hashem la superbia del
       cuore!”. In altre parole Hashem disprezza anche le persone che
       SOLO pensano di sapere tutto.
       Tutto questo perché?
       La persona è mandata in questo mondo piena di mancanze, nel
       corso della vita la persone le deve riempire, riparare se stessi
       attraverso la Torah, Mizvoth e morale/etica. Il posto per la
       persona completa non è questo mondo, ma il Gan Eden....qua,
46 c’è posto solo per le persone incomplete che hanno qualcosa
       da riparare. Per questo, solo la persona che riconosce le sue
       mancanze, che ha l’umiltà di studiare da ogni persona qualche
       insegnamento ed è pronta a cambiare i suoi comportamenti in
       meglio, sta sulla strada giusta.
       Dal momento però che una persona si sente completa e arrivata,
       in quel momento perde tutto.
       Molte persone che sono sicure di essere molto lontani dalla
       superbia in realtà ne sono pieni, e se ne accorgono solo quando
       iniziano a lavorare su di loro. Una persona sta su una carrozza
       trasportata dai cavalli. Questa persona si addormenta e una volta
       svegliata chiede al conducente: “dove siamo?” E il conducente
       risponde: “in cima al monte”. L’uomo si guarda in torno e vede
       tutta pianura, dice al conducente: “dov’è il monte qua è tutta
       pianura?” Il conducente risponde: “aspetta ora vedrai”. Quando
       iniziarono a scendere dal monte l’uomo disse: “adesso capisco
       quanto stavamo in alto!” Così è la persona, non capisce di
       trovarsi sul Monte della superbia, ma nel momento in cui inizia
       a lavorare su questa caratteristica capisce su che altezza stava!

           Tratto da “5 dakot shel Torah”
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