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כח’ שבט תשע”ה
Momenti di Halakhà
Regole sul tallit e zizit 59
-E’ bene dormire con il tallìt-katàn anche di notte, però se nei
mesi caldi è difficile farlo lo si potrà togliere. I nostri maestri יום שלשי
comunque ci hanno insegnato che: “la ricompensa dipende
dallo sforzo (impiegato)” quindi chi vuole essere rigoroso
ed indossarlo (nonostante tutto) anche di notte riceverà
benedizione.
-Nell’indossarlo (a priori) è bene che si abbia l’intenzione di
adempiere al comando del S. di mettere il zizit per ricordarsi
di tutte le mizwot al fine di eseguirle, conformemente a come è
scritto nel versetto: “Lemaan tizkerù vaasitem et kol mizwotai..
- Affinché vi ricorderete ed eseguirete tutti i Miei precetti..”
-A priori sia la benedizione del tallìt che la sua ammantatura
vanno fatte in piedi. Comunque, a posteriori si sarà usciti
d’obbligo anche se si è fatto da seduti, perciò non si dovrà
ripetere la berachà. Ne consegue che una persona anziana o
un malato potranno eseguire la mizwà anche da seduti se gli
è difficoltoso alzarsi. La benedizione va recitata quando già si
tiene il tallìt in mano e non quando il tallìt è piegato per non
fare interruzione tra la berachà e l’ammantatura.
-L’ammantatura va eseguita in questa maniera: Si devono
controllare gli ziziot che siano chesherim (ossia idonei e
integri per la mizwà) e si baciano per il gradimento della
mizwà, si controllano se (non sia mai) si siano strappati o
staccati dall’angolo e si districano i fili l’uno dall’altro (queste
operazioni nel caso ci si affretti, si potranno tralasciare). Poi
si recita la benedizione tenendolo in mano e, subito dopo la
berachà, si pone sulla testa il lato dove in genere è cucita la
fascia, poi si prendono i quattro angoli (prima la parte destra
e poi la parte sinistra del tallìt) e si gettano sulla spalla sinistra
verso il dorso, si resta fermi poi qualche secondo in questa
posizione e poi si collocano i quattro angoli due davanti e due
dietro.
-Durante l’operazione dell’ammantatura la testa deve rimanere
coperta ma il viso deve essere scoperto.
(alachot tratte da Shulchan Aruch e Yalkut Yosef e Mishna’ Berura’)