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Mercoledì18 febbraio 2015
Momenti di Musàr
Misura per misura
È risaputo che in base a come l’uomo si comporta nella pratica delle
proprie qualità caratteriali, così desta parallelamente in alto, nel
mondo superiore, ogni qualità Divina secondo il suo tipo. Per esempio
se l’uomo usualmente agisce con indulgenza e clemenza verso il
prossimo, desterà in alto la misura della clemenza e procurerà che il
Signore, Benedetto Egli Sia, giudicherà il mondo con misericordia e
questo per merito suo. E per di più avrà il merito che il Santo Benedetto
Egli Sia, si comporterà con misericordia verso di lui sorvolando sui
suoi peccati, come hanno scritto i nostri Maestri (Talmud Shabbat
151b): “Colui che è clemente verso gli altri, dal Cielo saranno clementi
sui suoi peccati” , e inoltre (Talmud Rosh Ashanà17a) “Colui che
sorvola su i peccati altrui, sorvoleranno sui suoi peccati”.
Anche nello Zoar è scritto “Le azioni del basso risvegliano le azioni
dell’alto”, se l’uomo si comporta positivamente in basso, cosi facendo,
si risveglia in alto la forza corrispondente, se l’uomo fa un’opera di
bene nel mondo, si risveglia in alto la forza della bontà che regnerà
60 durante quel giorno per merito suo, e se l’uomo si comporterà
con misericordia in basso, risveglierà in quel giorno la forza della
clemenza che lo incoronerà per merito suo, e inoltre , quel giorno gli
verrà accreditato un protettore, nel caso che ne abbia bisogno. Questa
è la realtà: l’uomo viene soppesato nella medesima misura che egli si
comporta, ma se l’uomo si comporta ostinatamente e non sorvola mai
su ciò che gli viene fatto e non perdona mai nessuno, questi fortifica
in alto la forza del giudizio sul mondo e su se stesso; poiché in alto si
comportano con lui in base a come egli si comporta con il prossimo
e perciò non saranno con lui clementi. Questa infatti è l’intenzione
delle parole dei nostri Maestri: (Talmud Ierushalmi Babba Mezia
30b) “Ierushalaim è stata distrutta solamente perché il popolo si
comportava uno con l’altro secondo la legge della giustizia ed il rigore”.
Anche se in verità il popolo aveva su di se altri peccati, come è scritto
sul testo, tuttavia dal momento che agivano con intransigenza verso
il prossimo, dal Cielo si regolarono con rigore. Se solo fossero stati
clementi l’uno con l’altro, sorvolando sulle malefatte del compagno,
il Santo Benedetto anch’Egli li avrebbe perdonati, ma siccome essi
erano ostinati l’uno con l’altro e non rinunciavano a nulla che fosse
oltre il limite del giudizio, il Signore, fu minuzioso e rigoroso con loro.
Che Hashem ci infonda nei nostri cuori la bontà e l’amore verso il
prossimo! Amen!