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MOMENTI DI HALAKHà
DIVIETO DI ODIARE IL PROSSIMO
DOMANDA: Qual è l’odio vietato dalla Torà?
RISPOSTA: 1) Quando il non interessarsi dello stato d’animo o di salute
di un conoscente, deriva da un odio verso l’interessato. 2) Quando non
si rivolge la parola (avendone la possibilità) al compagno per tre giorni.
3) Quando si cerca di fare del male al compagno sia un danno materiale
che emotivo. 4) Quando ci si felicita nella sciagura, anche minima del
prossimo.
Anche se Tizio odia Caio, a quest’ultimo gli è vietato “restituirgli”
l’astio in tutte le maniere sopra elencate. Tuttavia è permesso a Caio
allontanarsi da Tizio (vedi Avraam e Lot).
E’ vietato odiare il prossimo anche se questi è un concorrente negli affa-
ri, ed in questo bisogna fare estrema attenzione, perché l’istinto malva-
gio che si riveste nel denaro è molto forte.
E’ permesso comunque, allontanarsi dall’amicizia di un compagno per
qualsiasi motivo: come per la divergenza di pareri, o per le difficoltà
trovate nel adattarsi alle sue doti caratteriali. Tuttavia bisogna fare at-
tenzione di non farlo per odio o accanimento verso i suoi confronti.
E’ mitzvà odiare chi è completamente eretico e fa trasgredire il prossimo
intenzionalmente verso Hashem Itbarach chas veshalom.
E’ riportato sul trattato talmudico di Yomà 9b che per l’odio tra il po-
polo ebraico, fu distrutto il secondo Bet Amikdash. In più è scritto che
questa terribile trasgressione è di pari gravità dei tre avonot per i qua-
li ci si deve far uccidere e non trasgredirli: avodà zsarà-culto pagano,
spargimento di sangue e rapporti incesti.
Quando si ha la sensazione che il compagno lo odia, è molto consigliabi-
le chiarire il motivo di questo, e se c’è la possibilità discolparsi e giustifi-
carsi in tutti i modi per sradicare l’ostilità dal suo cuore. In questo caso
bisogna assolutamente farsi coraggio senza vergogna, e fare la volontà
di Hashem facendo dimorare lo shalom-pace nel popolo d’Israele.
(tratto dal libro mishpatè shalom e alachot benadam lechaverò)
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