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nullare o non dare importanza
a tutto quello che ha, solo per-
MOMENTI ché gli manca qualcosa?
Spiegano i maestri che una
DI MUSÀR persona che sa essere felice di
quello che ha, è una persona
retta. E’ scritto: “Asimchà me-
Ć ěĊėĆ ČĎĔĎĆ ij ĉĆđ ēĚđđĆǨ ain timzà? (la felicità dove si
trova?) La parola “meain” può
di David Jonas
essere tradotte come “dove”
ma letteralmente vuol dire
utti conoscono la storia “dal nulla”. Questa frase quin-
della Meghilà di Ester e
Ttutti sanno che Aman il di si può leggere anche con il
punto esclamativo traducendo
consigliere del Re Ashverosh “meain” in modo letterale: “Dal
era la persona più importante nulla si trova la felicita!”
del regno. Aveva tanta ricchez- Una persona che vuole trovare
za, tanto onore, tanto rispetto. veramente la felicità, può esse-
Ogni volta che passava in luo- re felice del nulla, a condizione
ghi pubblici tutti si inchinava- però che sappia riconoscere i
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no verso di lui, tutti tranne una punti luce della sua vita.
persona: Mordachai! Il punto fondamentale per la
Ogni volta che Aman vedeva gioia di un ebreo, deve essere
Mordechai che non si inchina- il compimento delle Mizvot.
va, impazziva. La gioia delle Mizvot è la gioia
Ƥ
- più grande che c’è, e solamente
dechai non si fosse inchinato, colui che riesce a compierle nel
tutto quello che aveva, tutte le modo completo, capendone il
ricchezze, il rispetto e l’onore Ƥ
ǡ
-
non sarebbero valse niente. sta gioia.
Aman architetta tutto per uc- Lo studio la fede e la sicurez-
cidere Mordechai e tutti gli za in Hashem sono la fonte di
ǡ Ƥ
- ogni gioia.
24 ciso sarà proprio Amen.
Ma come può una persona an-