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E ciò vale pure se si tratta di un individuo benonì riguardo agli
altri precetti, e, a maggior ragione, se si tratta di un talmìd
chakhàm che teme il peccato ma è stato vinto dallo yetzer, nel
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vietato sospettarlo, perché ha certamente già fatto teshuvà. E
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spirito ne rimane amareggiato e il suo cuore turbato, e teme
molto per questa sua colpa, così come hanno detto i nostri Ma-
estri: «Se hai visto un talmìd chakhàm commettere un peccato
di notte, non lo sospettare di giorno, perch± ha certamente già
fatto teshuvà».
Tratto dal libro Shemirat Alashon tradotto da Morashà
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-Chi non ha la possibilità di immergersi in un mikve per qual-
siasi ragione, è bene che butti su di sè 9 kabin di acqua che
sono all’incirca 12 litri e mezzo di acqua. Può farlo facendo la
doccia stando sotto il getto dell’acqua un paio di minuti con-
secutivi.
-Si usa fare lo scioglimento dei voti la viglia di Rosh Ashana e
la vigilia di Yom Kippur; è bene farla in 10 persone cosi da poter
annullare anche i voti involontari fatti durante i sogni.
-Si accendono le candele in onore della festa, come si fa per lo
Shabat, tuttavia anche secondo i sefarditi per Moed prima si
benedice e poi si accende.
-Le due sere di Rosh Ashana si usa mangiare tipi di frutta che
sono di un buon augurio per il nuovo anno.
-Si mangia e si beve con gioia il giorno di Rosh Ashana. E’ vie-
tato digiunare a Rosh Ashana, in ogni caso bisogna stare at-
tenti a non mangiare e bere troppo così da non distogliere la
mente dal giudizio e dalla teshuvà.
-Dopo aver mangiato, è bene studiare secondo le proprio forze,
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si perda tempo in cose futili in questo giorno cosi importante.