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13 novembre 2015
Momenti di Musàr
Parashat Toledot
“Ed Yitzchaq amava Esav” (Bereshit 25, 28).
Uno dei figli di Rabbi Chaijm di Chernovitz (autore del libro
“Be’er Maim Chaijm”), sposato con la figlia del “Ohev Israel” di
Apta, si era purtroppo allontanato dall’osservanza delle mit-
zvot. Il padre soffriva molto per la situazione del figlio, che pe-
raltro aveva anche ripudiato la propria moglie, figlia del citato
grande e rinomato rabbino.
Nonostante il suo cattivo comportamento, Rabbi Chaijm non
allontanò però il figlio, ed anzi fece tutto il possibile per riavvi-
cinarlo a sé ed all’ebraismo, al punto tale che, Baruch Hashem,
alla fine egli si pentì dei propri errori compiendo una completa
teshuvà.
Molte volte il suo allievo Rabbì Meir di Primishlan vide Rabbi
Chaijm alzare le mani al cielo e pronunciare le seguenti parole:
4 “Padrone dell’Universo! Sia Tua volontà che anche Tu tenga un
comportamento, nei confronti dei Tuoi figli, ispirato alla mise-
ricordia, così come io, il Tuo umile servo, mi sono comportato
con mio figlio. Anche egli, infatti, aveva deviato dalla retta via,
ma, nonostante ciò, io non l’ho allontanato da me; così, pure Tu
Ve n e rd ì non nascondere il Tuo volto dai Tuoi figli che non percorrono la
strada della Torah!”.
Rabbì Meir ravvisò nella nostra parashà un’allusione alla con-
dotta di Rabbi Chaijm, dove è appunto scritto: “Ed Itzchaq
amava Esav, poiché la caccia era nella sua bocca” (Bereshit 25,
28); il nostro patriarca Itzchaq, infatti, ben sapeva che in futu-
ro HaQadosh Baruch Hu, riferendosi alle trasgressioni del po-
polo ebraico, gli avrebbe detto “I tuoi figli hanno peccato!” (TB
Shabbat 89a). Egli decise quindi di avvicinare a sé il proprio
figlio Esav, affinché, quando sarebbe giunto il giorno del rim-
provero, avrebbe potuto rispondere ad Hashem: “Così come io
ho amato mio figlio Esav nonostante i suoi comportamenti sba-
gliati, anche Tu, Padrone dell’Universo, perdona Ti prego i Tuoi
figli, il popolo d’Israele!”.