Page 7 - Momenti Tamuz
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RACCONTO DI SHABBAT PaRashat QoRach Un gruppo di ebrei si trovava una volta a studiare presso il Gaon Rabbi Chaijm Ozer Grodzinski zz”l, il quale, mentre spiegava ai suoi giovani studenti, afermò che quanto stava dicendo trovava conferma negli inse- gnamenti riportati in una tale pagina di un preciso trattato del Talmud. Uno studente molto noto per la sua particolare intelligenza ed abilità nello studio della Torà si alzò in piedi di fronte a tutti, sostenendo che, al contrario di quanto detto da Rabbi Chaijm Ozer, tale insegnamento si trovava invece in una diferente pagina del suddetto trattato; Rabbi Chaijm Ozer, da parte sua, rispose allo studente che era assolutamente certo che l’indicazione della pagina da lui fornita fosse corretta. Lo studente, sicuro di quanto afermato, invitò però Rabbi Chaijm Ozer ad estrarre il trattato del Talmud in questione, al fne di verifcare se, efettivamente, aveva ragione o oppure no circa la pagina in cui era collocato l’insegnamento appena menzionato. Prima che lo studente avesse modo di prendere il trattato dalla libreria, tuttavia, Rabbì Chaijm Ozer gli disse: “Non sai forse che, secondo la hala- VENERDì l 5 LUGLIO 2019 - 2 TAMUZ 5779 chà, colui che fa impallidire pubblicamente il volto del proprio compagno non ha parte nel mondo futuro?”. Tutti credettero che le intenzioni di Rabbi Chaijm Ozer erano volte ad impedire che lo studente prendesse il libro e, dimostrando che la ragio- ne era dalla sua parte, facesse vergognare pubblicamente lo tzaddiq. In seguito lo studente, soddisfatto per aver dimostrato pubblicamente la propria intelligenza al punto da aver messo in difcoltà anche il Gaon Rabbì Chaijm Ozer, si recò in un’altra stanza per appurare se, nel tratta- to del Talmud di cui stavano discutendo, l’insegnamento menzionato si trovasse efettivamente nella pagina da lui indicata. Con sommo stupore, egli si accorse però che erano le afermazioni di Rabbì Chaijm (e non le sue) ad essere corrette: il Gaon aveva, quindi, fatto riferimento al divieto di far vergognare un altro ebreo in pubblico pensando che, se si fosse aperto pubblicamente quel trattato del Tal- mud, si sarebbe appurato che era lo studente ad aver torto, svergognan- dolo così pubblicamente per il proprio errore… 6
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