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MOMENTI DI HALAKHà
La nuDiTà.
Visto che stiamo andando incontro all’estate e si possono creare situa-
zioni dove la gente gira “poco vestita”, studiamo qualche regola riguar-
danti le berachot e la lettura della Shemà se ci dovessimo trovare difron-
te ad una “nudità”.
- è proibito leggere lo Shemà davanti ad una nudità di un bambino,
anche se neonato. In ogni caso è bene essere rigorosi solo per quanto
riguarda la lettura dello Shemà ma non per le berachot. Per questo un
mohèl e i partecipanti ad una Milà, possono fare le berachot davanti al
neonato, nel momento in cui viene fatta la Milà.
- Una parte scoperta del corpo di una donna che generalmente viene
tenuta coperta, è considerata una “nudità”. I maestri insegnano che per
essere considerata una nudità, deve essere scoperta per almeno la misu-
ra di un “tefach”. In termini di alachà questa misura corrisponde a otto
cm. Per questo, chi si trova davanti ad un donna con una parte del suo
corpo, che generalmente riamane coperta, scoperta di almeno otto cm.,
non può recitare lo Shemà e non può recitare berachòt. Questa regola
vale sia se ci si trova davanti alle proprie moglie, tanto più se ci si trova
davanti ad altre donne.
- Che si intende per parte del corpo scoperta? Si intendono le braccia,
le gambe e a maggior ragione il resto del corpo che generalmente viene
coperto.
- Una donna sposata, secondo la regola, è obbligata a coprirsi i capelli,
ed è proibito leggere lo Shemà o recitare berachòt se la donna sta con il
capo scoperto. Davanti a una donna sposata che è abituata ad andare
con il capo scoperto in pubblico, anche se infrange la regola della Torà,
è permesso leggere lo Shemà o recitare berachòt di fronte a lei, poiché
in questo caso e per questa regola, viene considerata come una donna
ancora non sposata che non ha l’obbligo di coprire il capo ed è quindi
permesso leggere lo Shemà o recitare berachòt di fronte a lei.
Tratto da “Yalkut Yosef cap. 75”
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