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22 gennaio 2015
Momenti di Musàr
I giorni di Shovavim
Come spiegato ieri i giorni di shovavim sono molto propizi
alla teshuvà-ritorno a D.o, su tutte le averot trasgressioni e
specialmente quelle che riguardano la lussuria e la lascivia che
Hashem ci scampi. Anche se di questo argomento, in Italia se
ne parla poco o per niente, è doveroso sapere, che quello della
kedushà santità, pudore e il riservarsi da legami con donne
proibite ecc. è uno dei pilastri fondamentali dell’ebraismo! E’ in
questi giorni di grande importanza, che Hashem ha stabilito,
di aprire le Sue porte alla teshuvà, proprio per “riparare” quello
che si è stato purtroppo “danneggiato”, e rafforzarci in tutto
quello che riguarda la kedushà. Non c’è niente che distrugge
il legame con Hashem più della lascivia e la lussuria. La torà è
ricca di racconti che riguardano questa terribile trasgressione,
da Er chiamandolo “malvagio agli occhi di D.” Rashì spiega
6 che disperdeva il suo seme affinché la moglie non rimanesse
incinta, e la sua bellezza non si appassisse. Lo Shulchan Aruch
stesso scrive “è vietato disperdere seme invano, e questa la più
grave di tutti i peccati della Torà”. Oltre all’azione stessa, ci è
Giovedì vietato dalla Torà, dal momento che gli occhi sono la finestra
dell’anima, guardare la lascivia e le immagini proibite. Per
questo sia nella Torà che nello Shulchan Aruch ci comandano
specificamente e categoricamente di non guardare qualsiasi
donna che non siano la moglie o la madre le figlie ecc. come
c’è scritto nel terzo brano dello Shemà “e non andrete dietro i
vostri cuori e i vostri occhi”. Purtroppo oggi parlando di questo
argomento con persone addirittura osservanti, notiamo che
sono inclini a pensare chesia solamente un esagerazione dei
religiosi estremisti. Ma se si vuole essere veritieri con se stessi,
e analizzare con sincerità quello che la Torà e lo Shulchan
Aruch scrivono esplicitamente, e che tutti le grandi autorità
rabbiniche della nostra generazione si dilungano a diffondere,
cioè il messaggio di conservare la kedushà nel popolo ebraico,
risveglierà indubbiamente in noi il desiderio di riattaccarci a
quelle che sono le traccie dai nostri padri già da più di 2000
anni, e tornare alle nostre radici di Popolo Santo!