Page 6 - momentiShevat75
P. 6
Mercoledì21 gennaio 2015
Momenti di Musàr
I giorni di Shovavim
I giorni che vanno dalla domenica prima di parashat Shemot
fino allo shabbat di parashat Mishpatim si chiamano giorni
di “Shovavim”. Questo nome proviene dalle iniziali delle sei
parashot “S”HEMOT, “V”AERA’ (in ebraico la “vav” qui si legge
“o”), poi la settimana della parashat “B”O’, “B”ESHALACH,
“I”TRO’, e “M”ISHPATIM=SHOVAVIM. I giorni di shovavim
sono molto propizi alla teshuvà-ritorno e al pentimento di
tutte le trasgressioni e in particolare a quelle che riguardano
la lussuria e la lascivia D. ci scampi. Questi 42 giorni, nei quali
si leggono le parashot che raccontano la situazione degli ebrei
in Egitto, nella loro discesa nella più bassa impurità nella mani
del faraone, alla loro uscita, il passaggio nel Mar Rosso, ed in
fine il dono della Torà, vengono ad alludere alla possibilità
4 di ogni ebreo, di rinascere nuovamente spiritualmente, con
una vera teshuvà ed avvicinarsi ad Hashem. Molti zadikim si
sono dilungati sulla grandezza e la grande possibilità che c’è
in questi giorni di “aggiustare” quello che si è “danneggiato”
spiritualmente, con i peccati e specialmente con quello
“conosciuto”. È noto che il compilatore dello Shulchan
Aruch Rabbi Yosef Caro, studiava con il maghid un angelo
che gli rivelava i segreti della Torà, ed il malach gli riferì che
in questi giorni la porta del ritorno e la ravvedimento per
i peccati è aperta molto di più rispetto al resto dell’anno, e
chiaramente all’infuori dei giorni penitenziali e il mese di
Elul, come risaputo. I 42 giorni di Shovavim, sono inoltre in
corrispondenza delle 42 città rifugio che c’erano in Israele
prima che il popolo fu esiliato, e così come in ogni città c’era
la possibilità di rifugiarsi, (vedi le parshot concernenti) anche
in ogni giorno di queste 6 settimane c’è la forza di riparare e
risollevare la persona verso la kedushà e alla rinascita, grazie
alla prosperità che Hashem riversa in questi giorni.