Page 139 - PRESENTAZIONE HALACHA ILLUSTRATA QR
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Glossario dei termini
degli alimenti, dei profumi e delle espressioni
Acharonìm: commentatori della Torà scritta e orale dal Medioevo a oggi.
Arba’a turim: compendio di regole halakhiche redatto da Rav Yaakov ben Asher. E’
servito da base per la redazione dello Shulchàn Arùch.
Arvìt: la preghiera della sera.
Bar Mitzvà: maggiorità religiosa, età (13 anni) a partire dalla quale un ragazzo ebreo è
obbligato a compiere le mitzvòt.
Berachà/Berachòt: benedizione/i.
Bet Hamikdàsh: il Sacro Tempio, il Santuario di Gerusalemme.
Chuppà: baldacchino nuziale.
Ésev: pianta erbacea/erba.
Etrog/Cedro: agrume. È prescritto agli ebrei di tenerlo in mano, assieme al lulàv come
una delle “quattro specie” durante la festività di Sukkòt.
Gaon: titolo onorifico con cui un tempo si designava il presidente delle due grandi
Accademie talmudiche di Babilonia, Sura e Pumbedita. Gaon in lingua ebraica si-
gnifica “orgoglio” o “splendore” e, dal XIX secolo, “genio”, significato questo che si è
conservato in ebraico moderno. In quanto titolo riservato al presidente dell’Accade-
mia di Babilonia, attualmente potrebbe tradursi con “Sua Eccellenza”.
Gheonìm: Capi dell’ebraismo babilonese nell’era post-talmudica.
Halachà: legge ebraica, normativa. Letteralmente, in quanto proveniente dal verbo
ebraico olèch~andare, significa procedimento, norma di comportamento.
Havdalà: preghiera che si recita al termine dello Shabbàt.
Kabeitzà: misura di volume di cibo pari a un uovo (vedere: Misure nell’halachà [2]).
Kedé achilàt peràs: il lasso di tempo impiegato da una persona normale per mangiare
il volume di pane di un pasto.