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22 marzo 2015
Momenti di Musàr
Il fuoco
D’inverno fa freddo ed è difficile alzarsi e lavorare il campo,
questo specialmente per una persona pigra. La conseguenza
della sua pigrizia è che quando arriverà il tempo del raccolto
non avrà che raccogliere...
Questo è quello che dice Shelomo Amelech: per colpa
dell’inverno e la pigrizia, la persona non lavora il campo e
quando lui andrà per raccogliere il raccolto, non troverà nulla.
L’Ashlich Akadosh spiega questo verso riportandolo nel lavoro
verso Hashem: ci sono persone “calde” e persone “freddo”.
Che differenze c’è? La persona fredda anche quando compie
delle Mizvot le compie con freddezza. La persona calda invece
quando compie le mizvot le compie con voglia e calore. Dove
la vediamo la differenza tra queste persone? Dopo 120 anni.
La vita finisce bisogna portare nel mondo superiore tutte le
6 azioni e tutte le Mizvot fatte in questo mondo. Ed ecco che...
una persona fredda scoprirà che per colpa della sua pigrizia
non è riuscito a mettere da parte nulla! Per capire quanto è
Domenica importante il calore e l’importanza di compiere le Mizvot
riportiamo una Ghemara del trattato di Sanedrin.
La Ghemara racconta che quando i maestri della Kneset
Haghedola scrissero i nomi dei re che non avrebbero avuto
parte nel mondo futuro, volevano scrivere anche quello di
Shlomo Amelech. Venne David Hamelech e inizio implorarli
a non farlo, ma niente i chachamim erano decisi nel loro
giudizio. Ad un certo punto però uscì una voce dal cielo e
disse: “Shelomo Amelech era una persona veloce e attenta
nel compiere le Mizvoth e quando costruì il Bet Amikdash lo
costruì in pochissimo tempo rispetto a quello dovuto.” Shlomo
Amelech era una persona calda nel servire Hashem e questo
gli ha fatto meritare L’olam Aba’. Questo è un grande segreto
nel servizio di Hashem: il “fuoco” nel compiere la sua volontà!
Tratto da “Netive or”