La Torà del giorno: Bereshìt (3)

20 L’uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e a tutte le bestie del campo, ma per l’uomo non trovò un aiuto adeguato a lui. 21 L’Eterno, il Signore, fece cadere un profondo sopore sull’uomo, che si addormentò. Egli tolse uno dei suoi lati e [nel punto del taglio] richiuse la carne al suo posto. 22 L’Eterno, il Signore, plasmò [con] il lato che aveva prelevato dall’uomo una donna e la condusse all’uomo. 23 L’uomo disse: «Questa volta, costei è ossa dalle mie ossa e carne dalla mia carne; questa si chiamerà ishàh~donna, perché è stata tratta dall’ish~uomo». 24 Pertanto un uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e [nei figli] diverranno una sola carne. 25 Essi erano entrambi nudi, l’uomo e sua moglie, e non provavano vergogna.

3 1 Il serpente era il più astuto tra tutte le fiere del campo che l’Eterno, il Signore, aveva fatto. Esso disse alla donna: «Il Signore ha davvero detto: “Non mangerete da alcun albero del giardino"?». 2 La donna rispose al serpente: «Noi abbiamo il permesso di mangiare della frutta degli alberi del giardino; 3 ma, a proposito della frutta dell’albero che si trova in mezzo al giardino, il Signore ha detto: “Non ne mangerete e non dovrete [nemmeno] toccarlo, altrimenti morirete"».

4 Il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! 5 Piuttosto, il Signore sa bene che il giorno in cui ne mangerete gli occhi vi si apriranno e diventerete come il Signore, conoscitori del bene e del male». 6 La donna [convinta dalle parole del serpente] vide che l’albero era buono come cibo, gradito agli occhi e che l’albero era desiderabile per [acquisire] conoscenza. Prese quindi del suo frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito [che era] con lei, ed egli ne mangiò. 7 Allora gli occhi [dell’intelletto] di entrambi si aprirono e si resero conto che erano nudi; cucirono pertanto delle foglie di fico e si fecero delle cinture [per i fianchi]. 8 Essi udirono la voce dell’Eterno, il Signore, che avanzava nel giardino, nella direzione del giorno; l’uomo, insieme a sua moglie, si nascose dall’Eterno, il Signore, in mezzo agli alberi del giardino. 9 L’Eterno, il Signore, chiamò l’uomo e gli disse: «Dove ti trovi?». 10 Egli disse: «Ho udito la Tua voce nel giardino e ho avuto timore perché sono nudo, e [quindi] mi sono nascosto». 11 [Il Signore] disse: «Chi ti ha detto che [è una vergogna se] sei nudo? Hai forse mangiato [frutti] dell’albero del quale ti avevo ordinato di non mangiarne?». 12 L’uomo disse: «È stata la donna che Tu mi hai messo accanto che mi ha dato [un frutto] dall’albero e io [l’ho] mangiato». 13 L’Eterno, il Signore, disse alla donna: «Che cos’è quello che hai fatto?». La donna rispose: «Il serpente mi ha indotto [in inganno] e io ho mangiato».

14 L’Eterno, il Signore, disse al serpente: «Dal momento che hai fatto ciò, sii tu maledetto tra tutte le bestie e tra tutti gli animali del campo. Andrai [d’ora in poi, senza gambe,] sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. 15 Susciterò ostilità tra te e la donna, tra il tuo seme e il suo seme. Esso ti schiaccerà la testa e tu [sibilando] gli morderai il calcagno». 16 Alla donna Egli disse: «Accrescerò enormemente il tuo affanno [nell’allevare i figli] e la tua [pena nella] gravidanza. Partorirai figli con dolore. Il tuo desiderio [di unione] sarà rivolto a tuo marito mentre lui dominerà [in questo aspetto] su di te». 17 All’uomo disse: «Siccome hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero a proposito del quale ti avevo ordinato dicendo: “Non ne devi mangiare", a causa tua il suolo [dal quale sei stato tratto] sarà maledetto. Per tutti i giorni della tua vita tu mangerai del suo [prodotto] con affanno. 18 Esso ti farà germogliare [cibi con] spine e rovi e tu mangerai l’erba del campo [insieme a essi]; 19 mangerai pane grazie al sudore del tuo volto fino a quando tornerai alla terra, perché è da essa che sei stato tratto, perché tu sei polvere e ritornerai alla polvere». 20 L’uomo chiamò sua moglie [con] il nome Khavvà~Eva perché ella fu la madre di tutti [gli esseri] viventi. 21 L’Eterno, il Signore, fece per Adamo e per sua moglie delle tuniche di pelle e li vestì.

La Torà cantata
Sefer Bereshìt
vv. 2, 20 - 3, 21

Voce di Moise Levy
Commento del giorno sulla Torà

Queste sono le origini dei cieli e della terra quando furono creati…” (Bereshìt 2, 4). I Maestri ci fanno notare che la lettera hei di beibareham – creati, è piu’ piccola delle altre. Il grande commentatore Rabbì Shlomò Itzhakì, conosciuto con il suo acronimo Rashì, commenta questo verso dicendo che con le due lettere del Nome Divino yod ed hei, il Santo Benedetto ha creato due mondi: con la hei ha creato questo mondo e con la yod ha creato il mondo futuro.

Un'altra interpretazione che si può dare a questo verso è quella che il cielo e la terra con tutto quello che contengono furono creati in cinque giorni, dividendo cosi la parola da far risultare be - hei baream - in cinque li ha creati, cosa? i cieli e la terra. Poiché nel sesto giorno fu creato l’uomo.

Martedì 20 Tishri 5785 - 22 Ottobre 2024
Tallit e Tefillin: 6.43
Hanetz HaChama: 7.48
Termine lettura Shema: 9.40
Mincha Ghedola: 13.33
Tramonto: 18.26
Tre stelle: 19.02
Tehillim del giorno
Scansione mensile:
salmi 97 - 103

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Kitzur Shulchan Aruch del giorno
Scansione annuale: cap. 99, 3
Spostare della legna 

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Le Mitzvot del giorno

POSITIVA 110 Il rituale della purificazione dalla tzarà‘at deve avvenire usando determinati ingredienti

Questa sarà la normativa per la persona colpita da tzarà‘at

(Vaikrà 14, 2) [173].