La Torà del giorno: Vayetzé (5)

28 Egli [Labano] disse: «Indicami il tuo salario e te lo darò». 29 [Giacobbe] gli disse: «Tu sai come ho lavorato per te e come il tuo bestiame sia diventato [numeroso quando era] con me 30 perché lo scarso [bestiame] che avevi prima che arrivassi si è notevolmente accresciuto e con il mio arrivo l’Eterno ti ha benedetto; ora, quando potrò provvedere anch’io alla mia famiglia?». 31 [Labano] disse: «Cosa ti dovrò dare?». E Giacobbe rispose: «Non mi dovrai dare nulla; se consentirai di fare per me quanto ti dico, io tornerò a fare il pastore e custodirò il tuo gregge. 32 Oggi passerò [in rassegna] tutto il tuo gregge; tu metti da parte ogni agnello screziato e macchiato e ogni agnello bruno e ogni capra macchiata e screziata: [quello] sarà il mio compenso. 33 Da domani la mia onestà testimonierà per me quando verrai da me per il mio compenso: ogni capo che non sia screziato o macchiato tra gli agnelli o bruno tra le pecore presso di me sarà [da considerare] rubato. 34 Labano disse: «Va bene, sia pure come hai detto». 35 Quello stesso giorno [Labano] tolse i capri screziati e macchiati e tutte le capre punteggiate e macchiate, tutte quelle che addosso avessero macchie bianche e ogni capo bruno tra le pecore; [Labano] le affidò nelle mani dei suoi figli, 36 poi frappose tra sé e Giacobbe un tratto di tre giorni di cammino; intanto Giacobbe pascolava il rimanente del bestiame di Labano. 37 Giacobbe si prese dei rami freschi di pioppo, di mandorlo e di castagno e ne intagliò la corteccia a strisce bianche scoprendo il bianco dei rami. 38 Poi collocò i rami che aveva scortecciato nei fossi e negli abbeveratoi d’acqua dove il gregge veniva a bere, proprio di fronte alle bestie; [in questo modo] quando venivano a bere entravano in calore. 39 Il gregge entrò in calore di fronte ai rami e il gregge generò capi striati, screziati e macchiati. 40 Giacobbe separava poi le pecore e fece sì che le bestie avessero davanti a sé gli animali striati e quelli bruni del gregge di Labano. Si formò poi per sé dei branchi, e non li mise con il gregge di Labano. 41 Ogni volta che entravano in calore le bestie robuste, Giacobbe disponeva i rami [in modo che fossero] visibili dal gregge nei fossi, per farle entrare in calore davanti ai rami; 42 quando il gregge era debole, invece, non disponeva [i rami]. In questo modo i capi deboli erano di Labano e quelli forti di Giacobbe. 43 L’uomo si arricchì in modo straordinario ed ebbe numerose greggi, serve e servi, cammelli e asini.

31 1 Egli [Giacobbe] udì i figli di Labano che dicevano: «Giacobbe ha preso tutto quello che apparteneva a nostro padre e si è creato tutta questa fortuna [attingendo] da quanto è di proprietà di nostro padre». 2 Giacobbe si accorse che l’atteggiamento di Labano nei suoi confronti non era più come in precedenza. 3 L’Eterno disse a Giacobbe: «Fai ritorno alla terra dei tuoi padri e al tuo luogo di nascita, e Io sarò con te». 4 Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Leà presso il suo gregge, in campagna, 5 e disse loro: «Ho osservato l’atteggiamento di vostro padre, che nei miei confronti non è più come era in precedenza, ma il Signore di mio padre si è mantenuto dalla mia parte. 6 Voi sapete che ho servito vostro padre con tutte le mie forze; 7 vostro padre invece mi ha ingannato e ha cambiato la mia retribuzione per dieci volte, ma il Signore non gli ha permesso di danneggiarmi. 8 Se egli diceva: “La tua retribuzione saranno i [capi] screziati" tutto il gregge partoriva capi screziati; se diceva: “La tua retribuzione saranno i [capi] striati", tutto il gregge partoriva capi striati». 9 Pertanto il Signore ha sottratto il bestiame a vostro padre e l’ha dato a me. 10 Avvenne che quando il gregge era in calore, in sogno alzai gli occhi e vidi che i capri che montavano il gregge erano striati, screziati e pezzati. 11 Un angelo del Signore in sogno mi ha detto: «Giacobbe», e ho risposto: «Eccomi». 12 Mi disse: «Alza gli occhi e guarda: tutti i capri che montano il gregge sono striati, screziati e pezzati, perché ho visto tutto quello che Labano ti sta facendo. 13 Io sono il Signore di Bet Èl, [il luogo] in cui hai unto una stele, dove hai espresso un voto nei miei confronti; ora alzati, vattene da questo paese e torna alla terra dove sei nato». 14 Rachele rispose insieme a Leà e gli dissero: «Abbiamo forse ancora una parte o una eredità in casa di nostro padre? 15 Non siamo forse state considerate come straniere per lui, in quanto ci ha venduto e si è consumato tutto il nostro denaro? 16 Pertanto tutta la ricchezza che il Signore ha sottratto a nostro padre appartiene a noi e ai nostri figli e quindi, fai pure tutto quello che il Signore ti ha detto».

La Torà cantata
Sefer Bereshìt
vv. 30, 28 - 31, 16

Voce di Moise Levy
Commento del giorno sulla Torà

Se il Signore mi darà pane da mangiare e un vestito da indossare ... lEterno sarà il mio Signore... (Bereshìt 28, 20 - 21). Rabbì Shlomò Efraim di Luntziz, conosciuto per il suo commento chiamato Kelì Yakàr, spiega questi versi dicendo: “Quando un uomo riesce a ottenere quelle necessità basilari per condurre una vita decorosa come pane da mangiare e un vestito da indossare allora in esso si adempie ciò che è riportato più avanti nei versi della Torà: lEterno sarà il mio Signore. Pertanto egli si lega al Santo Benedetto vivendo una vita ebraica e santificando così la volontà del Signore”.

Giovedì 7 Kislev 5786 - 27 Novembre 2025
Tallit e Tefillin: 6.41
Hanetz HaChama: 7.37
Termine lettura Shema: 9.14
Mincha Ghedola: 12.33
Tramonto: 16.44
Tre stelle: 17.24
Tehillim del giorno
Scansione mensile:
salmi 39 - 43

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Kitzur Shulchan Aruch del giorno
Scansione annuale: cap. 23, 16
Un israeliano durante lo Yom Tov shenì 

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Le Mitzvot del giorno

NEGATIVA 252 Non offendere i sentimenti di un convertito

Non tratterai ingiustamente il gher ~ proselita

(Shemòt 22, 20) [63].