17 Giuseppe vide che suo padre aveva posto la sua mano destra sulla testa di Efràim e a lui dispiacque; [quindi] prese la mano di suo padre per toglierla dalla testa di Efràim [e metterla] sulla testa di Menashè. 18 Giuseppe disse a suo padre: «Non così, padre mio, perché questo è il primogenito; posa la tua destra sul suo capo!». 19 Suo padre respinse [l’invito] e disse: «Lo so, figlio mio, lo so. Anch’egli diventerà un popolo, anch’egli diventerà grande; tuttavia suo fratello minore diverrà più grande di lui e la [notorietà della] sua discendenza riempirà le nazioni». 20 In quel giorno egli diede loro la benedizione dicendo: «Possa [il popolo di] Israele dare la benedizione per tuo tramite dicendo: “Possa il Signore farti diventare come Efràim e come Menashè"» e mise Efràim prima di Menashè. 21 Israele disse a Giuseppe: «Ecco, io sto morendo. Il Signore sarà con voi ed Egli vi ricondurrà alla terra dei vostri padri. 22 Quanto a me, a te [per l’impegno ora preso di seppellirmi nella mia terra] io ti assegno Shechèm, una parte [di terra] in più rispetto ai tuoi fratelli, che io ho tolto con la mia spada e con il mio arco dalle mani dell’emorèo».
| Sefer Bereshìt |
| vv. 48, 17 - 48, 22 |
Voce di Moise Levy |
“Sia ricordato in loro il mio nome e il nome dei miei padri Avraham e Itzhak…” (Bereshìt 48,16). Il grande commentatore italiano Rabbì Ovadià Sforno commenta il seguente verso dicendo: “Non il nome di Tèrach e Nachòr, perché sui giusti non si invoca il nome dei loro padri malvagi, e viceversa, come dicono i nostri Maestri, il loro ricordo sia in benedizione. Un malvagio – anche se è figlio di un giusto – è chiamato malvagio figlio di malvagio (TB Sanhedrin 52a), non riferendosi al suo padre giusto, ma ad uno dei suoi antenati malvagi. Dunque pregò per loro affinché fossero pronti e capaci per servire Dio, Benedetto Egli Sia, in modo da essere degni del nome di figli di Avraham e Itzhak, secondo quanto è scritto: “Donami un cuore semplice che tema il Tuo nome” (Salmi 86, 11).
| Tallit e Tefillin: | 7.10 |
| Hanetz HaChama: | 8.03 |
| Termine lettura Shema: | 9.37 |
| Mincha Ghedola: | 12.47 |
| Tramonto: | 16.48 |
| Tre stelle: | 17.29 |
| Scansione mensile: | |
| salmi 55 - 59 | |
AUDIO | |
| Scansione annuale: cap. 121, 1 |
| Il motivo principale per cui viene decretato il digiuno pubblico è quello di stimolare le coscienze al pentimento |
POSITIVA 246 Norme da seguire quando vi sia una lite tra un querelante e un querelato
In ogni caso di colpa… in cui una persona possa dire: «È lui!»(Shemòt 22, 8) [58].