La Torà del giorno: Vayiggàsh (2)

31 e [avverrà che] nel vedere che il ragazzo non c’è, egli ne morirebbe; [in questo modo] i tuoi servi avranno fatto discendere la canizie di nostro padre, tuo servo, con sofferenza nello Sheòl. 32 Infatti il tuo servo ha fatto da garante per il ragazzo con mio padre dicendo: Se non te lo ricondurrò sarò colpevole nei confronti di mio padre per sempre. 33 Ora, quindi, lascia che il tuo servo rimanga come schiavo al mio signore al posto del ragazzo e lascia che il ragazzo vada via con i suoi fratelli, 34 perché, come potrei salire da mio padre qualora il ragazzo non fosse con me? Possa non assistere al male che coglierebbe mio padre"».

45 1 Giuseppe [allora, che] non poteva contenere le proprie emozioni di fronte a tutti quelli che erano presenti davanti a lui, gridò: «Fate uscire tutti dal mio cospetto!». Così quando Giuseppe si fece riconoscere dai suoi fratelli con lui non era rimasto nessuno 2 e pianse ad alta voce. Lo sentirono gli egiziani e lo sentì [anche tutta la gente che frequentava] la casa del faraone. 3 Giuseppe disse ai suoi fratelli: «Io sono Giuseppe! Mio padre vive ancora?». Ma i suoi fratelli non poterono rispondere perché erano rimasti colpiti [dalla vergogna di trovarsi] alla sua presenza. 4 [Allora] Giuseppe disse ai suoi fratelli: «Orsù, avvicinatevi a me!». Essi si avvicinarono ed egli disse: «Io sono vostro fratello Giuseppe, [quello] che avete venduto in Egitto. 5 Adesso non affliggetevi e non risentitevi con voi stessi per il fatto di avermi venduto qui, perché il Signore mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita. 6 Perché adesso sono due gli anni di carestia [che ci sono stati] nel paese, ma [vi] sono ancora cinque anni [in cui] non ci sarà né aratura né semina. 7 Il Signore mi ha pertanto inviato [qui] prima di voi per assicurarvi una sopravvivenza nel paese e per mantenervi in vita in attesa di una grandiosa liberazione.

La Torà cantata
Sefer Bereshìt
vv. 44, 31 - 45, 7

Voce di Moise Levy
Commento del giorno sulla Torà

Come potrei salire da mio padre qualora il ragazzo non fosse con me? ... (Bereshìt 44, 34). Quando il grande Zaddìk Rabbì Meìrele di Primishlan arrivava a commentare la fine del discorso di Yeudàh si soffermava e diceva: Come potrei salire da mio padre – come può un figlio d’Israele salire dinnanzi a suo Padre che è nei cieli, dopo anni vissuti in questo mondo qualora il ragazzo non fosse con me? – quando la generazione successiva, quella più giovane, non fosse con me nell’osservanza della Torà e delle mitzvòt. Poiché di questo viene giudicata ogni generazione d’Israele, nella sua riuscita nel trasmettere in modo corretto la tradizione dei padri alla generazione dei figli.

Lunedì 2 Tevet 5786 - 22 Dicembre 2025
Tallit e Tefillin: 7.07
Hanetz HaChama: 8.00
Termine lettura Shema: 9.34
Mincha Ghedola: 12.42
Tramonto: 16.42
Tre stelle: 17.24
Tehillim del giorno
Scansione mensile:
salmi 10 - 17

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Kitzur Shulchan Aruch del giorno
Scansione annuale: cap. 34, 1
Mitzvà della tzedakà e sua grande importanza 

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Le Mitzvot del giorno

INTRODUZIONE ALLE MITZVÒT 239-242

NEGATIVA 239 Non prendere a forza un oggetto in garanzia quando vi sia un debito

Non ti recherai presso la sua abitazione per prendere il suo pegno

(Devarìm 24, 10) [585].