Page 505 - SIDDUR DISEGNI
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FREGH. SABATO USCENTE - 2) 5 -
(I) Salmo 93. Il Signore regnò, si ammantò di ITJ.'.està, Dio si
è cinto d'anni potenza perciò il mondo sta saldo e non vacilh.
Il Tuo trono è stabile fin da antico, eterno Tu sei. I fiumi, l}
Signore elevarono, i fiumi elevarono il loro strepito, elevino pur·!
i fiumi il loro fragore. Più potente che lo strepito delle vas t ,!
acque dei terribili flutti del mare, è Iddio nelle regioni eccelse.
Le Tue testimonianze sono immutabili, al Tuo Tempio si addic-e
la santità, o Signore per tutta l'eternità.
(2) La mia prece sti:! din:lnzi a Te come incenso, l'elenzi';',è
<Ielle mie palme come offerta serale.
(3) Sera mattina e a mezzodì sospiro e gemo, Egli udirà i .. 1
mia voce.
(4) Benedetto il Signore che non ha respinto la mia pre-.:oè,
né mi rifiutò la Sua grazia.
Salmo 144- (5)
Di David! Benedetto si:! il Signore mia rocca che addestra l~
mie ITJ.'.ni alla pugna le mie dita alla guerra. Mio Dio misericor-
dioso mia fortezz.:l, mio riparo, mio liberatore, mio scudo, Colui nel
quale mi rifugio che sottomette a me i popoli. Oh! Signore ch<ò
è l'uomo che Tu ne prenda cura? che cos'è mai il mortale che
tu ne tenga conto? L'uomo somiglia ad un soffio, la sua vita è
come ombra che passa! Oh Signore! abbassa i Tuoi cieli e discendi
tocca i monti che mandino fuoco. Scaglia fulmini e disperdi i
mie: ne'Tlici lancia le Tue frecce e mettili in rotta! Stendi la Tu:!.
mano dall'alto liberami, salvami dalle grandi acque, dalla mano
dei b..1rbari la cui bocca proferisce menzogna la cui destra è destr;.
spergiura. O Signore in Tuo onore voglio cantare un cantico nuo-
vo sullo strumento a dieci corde, voglio salmeggiare in Tuo onore.
Tu che concedi ai Re la vittoria, che salvasti il Tuo servo David
da spada micidiale, liberami, salvami dalla mano dei barbari la cui
bocca profferisce menzogna, la cui destra è destra spergiura. Co-
sicché i nostri figli che sono quali tenere piante siano in gioventù
allevati degnamente, le nostre figlie che sono quali pietre angola-
ri adornino i cantoni di palazzi. Siano pieni i nostri granai ridon-
<lino di provvigione d'ogni specie, le nostre pecore siano feconde,
a migliaia ingombrino i mercati. I nostri tori siano pingui, non
sopraggiungano ad infestare le città nostre né disastri, nè perdite,
né gridi di dolore. Beato il popolo che si trova in tale stato, bea-
to il popolo di cui l'Eterno è il Suo Dio.
(I) Salmo di grande foga lirica. Grandezza $ublimc di Dio, contro cui
invano si urta la furia degli u01nini.
(1) Salmo 141 , 2. - (3) Salmo 55, 18 . • (4) Salmo 66, 10.
(5) Il ,.Imo ;, una lode al Signore per tutto quanto ha fatto in f.v""
<lei Suo popolo, e un] preghiera di continuare a proteggerlo efficacemente.