Page 34 - PRESENTAZIONE HALACHA ILLUSTRATA QR
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16                                          Halachà Illustrata - Libro 2 - Hilchòt berachòt


                Ricordare il Nome del Signore e la Sua sovranità



              Og
            ni benedizione inizia con la menzione del Nome del Signore Barùch attà H.
           Elokénu~Sii Tu benedetto, Eterno nostro Signore e la Sua sovranità sull’universo mélech
           haolàm~Re del mondo  . I nostri Maestri hanno detto: «Una benedizione nella quale
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           non vengano menzionati il Nome del Signore e la Sua sovranità non può considerarsi
           una benedizione».
              Il
            motivo per cui si recita la benedizione è specificato nella seconda parte di essa
           come ashèr kiddeshànu bemitzvotàv vetzivvànu al netilàt yadàim~che ci ha consacrato
           con i Suoi precetti e ci ha prescritto di fare l’abluzione delle mani, oppure hamotzy léchem
           min hahàretz~che fa uscire il pane dalla terra, e così via.
            uando si legge o recita per motivo di studio la formulazione delle benedizioni o
              Q
           se ne trascrive la fonetica si usa aver cura di modificare leggermente ogni parola che
           corrisponde al Nome del Signore per rispettarne la sacralità e non farlo pronunciare
           invano. Chi, invece, recita la benedizione come prescrizione deve pronunciare il Nome
           del Signore nel modo corretto.






































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            Per rispetto della sacralità del Nome del Signore, quando le parole delle benedizioni e preghiere vengono traslit-
           terate è utilizzata la forma modificata H. Elokénu e Elokài al posto della vera pronuncia in ebraico. Nel momento
           in cui una persona si trova a recitare una benedizione per qualche occasione, essa dovrà pronunciare il Nome del
           Signore nel modo corretto.
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